12/07/24 Vitamine relazionali # ,

Hai una credenza disfunzionale?

-Si tratta di costruire un nuovo puzzle-
Che cosa sono le credenze disfunzionali? Sono convinzioni limitanti che guidano il nostro comportamento e che derivano dalla cultura della famiglia d’origine o da altre figure significative incontrate durante la nostra esperienza di vita.
Alcune volte siamo proprio noi quelli designati a liberare l’albero genealogico da tanta ripetitività e dalla tacita costrizione a ripetere gli stessi comportamenti.
Oltre al sistema famiglia esiste il sistema azienda, che allo stesso modo coltiva delle credenze disfunzionali.
A questo punto si tratta di costruire un nuovo puzzle. Nel coaching si procede proprio così: quali pezzi abbiamo? Quali ci sono utili a vivere meglio e quali di nuovi possiamo costruirci da soli?

05/07/24 Un giorno in azienda #

Power Point vivente

Una matrioska di carta che si trasforma in un tavolo da gioco per presentare un progetto: a tutti piacciono le (belle) sorprese. L’idea che qui condivido nasce dal mio annoiarmi su di un Power point, poiché se ne conosce a priori la fattezza e presumibilmente anche la struttura della slide successiva.
Ho creato questa presentazione cartacea a matrioska per raccontare un progetto al cliente seduto davanti a me. Dispiegare il foglio per creare forme inaspettate e fare atterrare le tessere sul tavolo da gioco così costruito porta dinamismo al racconto, senso di attesa e unicità rispetto al momento insieme.

21/06/24 AI Adoption , Lifestyle , Psicologia e dintorni # ,

AI WEEK – Rimini 2023

Appunti dalla #Aiweek Rimini.
“La semantica ingannevole” Federico Cussigh: le parole che arrivano da un tempo passato rischiano di farci ignorare i cambiamenti in corso. Perché lo chiamiamo ancora “Carrozziere” chi ci sistema la “carrozzeria”? La semantica ci riporta al cavallo e la sua carrozza, mentre il mezzo si è evoluto. Spettacolare intervento di Federico Cussigh alla AI WEEK dove si è parlato anche di come robot e AI sopperiranno al calo demografico in corso.
Con il matematico @PaoloMassimoBuscema si è ragionato sull’importanza della biodiversità nel comprendere un ambiente che cambia all’improvviso e con Sébastien Bratières di Translated Pi Campus delle 3 cause per le quali i progetti #AI possono fallire.
Ennova Research ci ha portato un caso complesso di sviluppo di un sistema AI nell”Azienda Danieli _area HR Stefano Stafisso_ “From data-driven to predictive HR”.

07/06/24 Vitamine relazionali #

Bias cognitivi: pensieri lenti o veloci?

Siamo inaffidabili?
Prospect Theory: An Analysis of Decisions Under Risk, by D. Kahneman & A. Tversky. La Teoria del prospetto esplora il tema della soggettività: possiamo compiere scelte diverse di fronte allo stesso problema, a seconda del contesto, della propria memoria e di ciò che si vuole raggiungere o evitare in quel momento.
Si, la mente può giocarci brutti scherzi, perché i processi decisionali sono influenzati da piccoli escamotage: le “euristiche di pensiero”. Le euristiche sono scorciatoie mentali che utilizziamo per prendere decisioni più rapide e quindi non sempre accurate.
Un esempio?
L’euristica della “disponibilità dei dati”, che ci fa attribuire un peso maggiore alle informazioni più facilmente accessibili nella nostra memoria o che emergono ad una veloce ricerca, come le recensioni online che ci danno l’illusione di rappresentare la sintesi di tutte le esperienze d’acquisto.
Le euristiche possono condurci fuori strada senza nemmeno rendercene conto ed il risultato sono i famosi bias cognitivi, ovvero gli errori di valutazione, gli stereotipi ed i pregiudizi.

30/05/24 Un giorno in azienda #

Visual decision making

Gioco da tavolo in area produzione: 8 Responsabili di un’azienda metalmeccanica s’incontrano per costruire un processo decisionale comune e, prima ancora del processo, convengono sui CRITERI DECISIONALI, che sono come il Nord di una bussola.
Condivido questo schema su cui abbiamo lavorato, se potesse essere d’aiuto per i vostri team!
Ps.
Dettaglio pratico per i colleghi: questo foglio è stato utilizzato come un tavolo da gioco, con le “carte problema” da loro create nell’area arancione, da pescare man mano e a cui far fare tutto il giro nel verso della freccia.

17/05/24 Lifestyle , Vitamine relazionali #

Salute mentale

Salute mentale e salute fisica sono vicine di casa, vanno d’amore d’accordo, si parlano ogni giorno, ma la prima è il quartier generale, quella che si imbatte nelle intemperie della vita e la seconda ne manifesta le conseguenze. Se “il quartier generale” non sa come metabolizzare i tumulti esterni, vediamo poi gli effetti riflessi sulla seconda casa, la salute fisica, con i relativi campanelli d’allarme: insonnia, gastrite e altre amenità. Questo è stato l’inizio dello speech al Motor Valley Fest sulla salute mentale. E la fine? Un gruppo di lavoro sano, cioè in grado di guardare alle differenze intra-gruppo come complementarietà (e non ostacoli) è capace di evolversi perché “dove non arrivo io, arrivi tu”. Aiutare le persone a stare nelle differenze e a valorizzarle è un’assicurazione per la vita del gruppo stesso e per la talent attraction dell’azienda.
Grazie a Filippo Poletti per l’intervista, Meneghini & Associati Eugenio Razelli Motor Valley per l’invito.

08/04/24 Un giorno in azienda #

International Visual Meeting

Meeting internazionale per 50 persone: possono sembrare tante sia per generare una conversazione che per coinvolgerle tutte in un’attività, invece è possibile.
Come disegnato nel programma che vedi qui affianco, si sono alzate ben presto dalle sedie per dare forma al mondo e per confrontarsi su stereotipi e verità della cultura del luogo.

I 50 colleghi sono diventati cittadini di un mondo disegnato a terra e questo nuovo piano orizzontale (non quello verticale delle slides) ha fatto crescere nuovi e significativi legami.
L’attività che vedi si basa sulla metodologia chiamata “facilitazione di gruppo”.
Grazie invece alla facilitazione visuale il progetto sta tutto in un foglio.

01/04/24 Un giorno in azienda # , ,

Gruppi di lavoro conflittuali

La conflittualità in un gruppo di lavoro è un fenomeno fisiologico (Tuckman & Forsyth 1965) e per parlarne in un debriefing è meglio arrivarci con animi distesi e menti rinfrancate da un buon gioco.
La “staffetta-puzzle” è uno dei giochi di maggior successo che abbia mai utilizzato: certo, i partecipanti non potevano vedere l’immagine complessiva tutti insieme e per tutto il tempo a disposizione, ma non è forse così che si lavora tutti i giorni, navigando a vista?

25/03/24 Un giorno in azienda # ,

Ti batte sempre il cuore?

Non ci si abitua mai. Fortunatamente, ad alcune cose non ci si abitua: è 6 anni che percorro questo vialetto e ogni volta sale l’emozione e la curiosità nel vedere quali meraviglie in fase di prova su strada colorano il grande viale che costeggia le aree produttive (oggi una metallizzata cangiante dal viola all’arancio, che non si può fotografare, naturalmente).
Io ci metto il mio, ma se non avessi la costante fiducia dei miei clienti non andrei da nessuna parte. Spero di non abituarmi mai nemmeno alla fiducia, anch’essa un bene di lusso.
Automobili Lamborghini S.p.A.

18/03/24 Lifestyle #

20 anni da festeggiare

Nuova avventura con la partita iva? Nel caso tornasse utile, tengo a condividere ciò che ho SBAGLIATO in questi 20 anni di lavoro: l’aver saputo prima queste cose mi avrebbe reso la vita più facile, ma allora non si chiamerebbe “esperienza”, bensì saggezza innata.

Le mosse sbagliate:
1. aver pensato a lungo che gli altri fossero sempre meglio di me, in tutto;
2. aver lasciato, per molto tempo, che il prezzo per le mie prestazioni venisse quantificato da altri interlocutori in gioco;
3. aver ignorato sistematicamente i segnali di stanchezza del corpo, che poi ha presentato un bel conto, con gli interessi.

Le scelte giuste:
4. capire, grazie alla psicoterapia, che cosa mi impediva di smantellare i punti di cui sopra;
5. mettere a fuoco ogni giorno la mia idea di realizzazione, cioè quello che mi avrebbe resa fiera di me e ridefinirla, se necessario;
6. nelle scelte da operare quotidianamente, guardare il risultato a lungo termine e non nel breve, il che richiede un’alta perseveranza e pazienza, aiutate dal punto 5.
7. osservare le persone che ci sembrano dei buoni role model e capire che cosa di loro viene apprezzato nelle interazioni sociali e di business. Ciò che emerge, se coerente a noi, farlo proprio, personalizzandolo secondo il nostro modo di essere.

Ps. Foto della festa dei 20 anni di professione by Nicolò Zuliani, mentre il video realizzato meravigliosamente da Tommaso Galora è sull’altro social, quello che inizia con Insta.

11/03/24 Vitamine relazionali # ,

Negoziare: interessi e posizioni

Business diversi, problemi simili.
Ciò che rende difficile il relazionarsi al lavoro ha una base comune, anche se si opera in settori diversi.
Capirsi e condividere il concetto di giusto e sbagliato è tutto quello che serve per avere delle buone relazioni in azienda: c’è un piccolo trucco per iniziare a capirsi, visto che qui sta il punto focale delle relazioni difficili.

W. Ury, nell’ “Arte del negoziato”, spiega bene la differenza fra POSIZIONI ed INTERESSI.
Le posizioni rappresentano ciò che chiedo esplicitamente, mentre gli interessi sono invece sottostanti e generalmente non manifesti.
Un esempio?
“Voglio una bottiglia d’acqua” – la posizione.
Gli interessi possono essere molteplici:
desidero bere,
vorrei dar da bere alla pianta in ufficio,
ho bisogno di lavare il lunotto posteriore dell’auto in parcheggio.
Fintantoché si gioca al tiro della fune con “le posizioni” contrastanti si perde tempo prezioso nei meeting: utilizzarlo invece per porre domande esplorative, al fine di sondare gli interessi sottostanti alle posizioni, costituisce la vera chiave di volta per avviare la risoluzione di un conflitto.

04/03/24 Vitamine relazionali # , ,

Strategie di negoziazione

Il gioco del treno per testare la propria capacità di essere influenti.
Serve conoscere l’altro per capire quali motivazioni addurre alla propria tesi. Prima di preoccuparci delle parole da utilizzare per essere convincenti, è meglio pensare a quale domanda porre: le domande esplorative ci portano nei mondi altrui. Solo con quei dettagli possiamo dedurre il vantaggio percepito dalla controparte e fargli spazio nel terreno negoziale.
Lagardère Travel Retail, corso esperienziale sulla negoziazione.

Gioco in scatola: Trauma Tram